lunedì 8 novembre 2010

Le ultime esperienze nel Pará e l`inizio della risalita del rio amazonas

Comunità Quilombolas nel territorio del comune di Concordia do Parà. Utensili e alberi della casa. Albero di Açai tipico solo della bassa Amazzonia.
la famiglia di Roberta prepara e vende la farina di mandioca.
Igarapé con Valerinho a fare il bagno.
I parenti di Roberta nella loro casa.
una bacetto dell' amico cavallo.
la casa ripresa dalla strada.
la strada principale della comunità che si mantiene sterrata.

Dopo una lunga assenza dai luoghi cybernetici torno a scrivere sul blog. L' ultima apparizione risale alle elezioni politiche brasiliane, il primo turno delle elezioni non ha avuto un vincitore capace di raggiungere più del 50% dei voti, e come era prevedibile il secondo turno è stato vinto dalla candidata del PT (Partido dos Trabalhadores) Dilma Rousseff che ha aumentato considerevolmente la distanza di voti espressa al primo turno rispetto all' oppositore José Serra.
Ciò pone in rilevanza, in particolare, un elemento importante di analisi politica centrato sulla preferenza che un elettorato consistente aveva dato al primo turno alla candidata del PV (Partido Verde) Marina Silva. Circa il 19 % dei voti rappresentano una grossa parte dell`elettorato a cui porre attenzione, e ciò certamente non è sfuggito ai due candidati alla Presidenza della Repubblica. In particolare per la posizione tenuta da Marina Silva rispetto alla preferenza da dare a uno o all`altro candidato, ella non si è espressa a favore di nessuno dei due e quindi non ha dato indicazione al proprio elettorato mentre ciò lo hanno fatto alcuni esponenti del suo partito come Fabio Feldmann e Fernando Gabeira. In un`intervista rilasciata da Marina Silva al giornale "Istoe" ella sottolinea come le posizioni degli esponenti del suo partito sono del tutto personali rivelando così anche come la sua posizione all`interno del partito è carismatica. Nessun dibattito interno al partito ha posto il problema rilevante di una posizione comune rispetto alla tendenza da tenere al secondo turno, ma sarebbe stato logico che lei lo avesse proposto.
Parlerò ancora delle elezioni politiche. Il mio periodo nel Parà si è concluso con alcune esperienze molto interessanti. Alcuni giorni vissuti in una comunità "Quilombolas" (le foto sopra sono scattate in una loro comunità) grazie alla conoscenza di Roberta, una studentessa di Belem che sta facendo un lavoro di ricerca storica sulle origini delle comunità quilombolas, la conoscenza di Ulisses, coordinatore statale del MST, l`evento di "Cirio de Nazaré" la piú grande festa religiosa del Brasile e una delle piú grande del mondo (naturalmente dal religioso la festa si é estesa ad altre situazioni meno devote !), l`inizio della traversata del "Rio Amazonas" e i suoi affluenti e la sosta a "Juruti" per un incontro di formazione che il MST ha organizzato per i leader delle comunità riberinha che stanno lottando, in particolare, contro la deforestazione e il commercio di legname illegale (in questo periodo sono frequenti azioni per bloccare le navi con carichi di legname illegale).
L`esperienza del Parà è stata sicuramente significativa, importante, in questo stato dove i conflitti sociali e per la terra sono, più che in ogni altra parte del Brasile, cruenti come dimostrano anche le statistiche sulle persone assassinate per conflitti rurali. Negli ultimi anni dei 1300 assisini circa sofferti in Brasili quasi 900 si sono verificati in questo stato.
Ho trascorso nel Pará più di un mese prima di arrivare a Manaus nello stato di Amazonas, rendendomi conto delle problematiche consistenti che affliggono questo stato, e le difficoltà di fronteggiare un potere politico ed economico che là è stimolato da grandi appetiti per le enormi ricchezze naturali che si nascondono. Il progetto "Grande Carajás" é l`esempio piú eclatante. La devastazione ambientale seguita alla scoperta di una grande area mineraria (miniera a cielo aperto) nella regione di Carajás nel sud del Pará, iniziata giá dagli anni settanta. Lo sfruttamento minerale dell`area è continuato senza rispetto né per la natura né per le comunità che in quella regione hanno sempre vissuto. Le comunitá Quilombolas, come quella in cui sono stato nell`area del comune di Concordia, che vedono ogni anno sempre di piú diminuire la portata dei corsi di acqua (igarapé), perché le fonti sono situate nei territori di proprietá dei fazenderos che la utilizzano indiscriminatamente per sostenere i loro agro-negozi, o addirittura casi di corsi di acqua deviati. E ancora, come mi è stato detto, gente che lavora nelle "fazende" con la catena alla caviglia (il lavoro schiavo è un aspetto terrificante di un Brasile non conosciuto completamente, e in molti casi non conosciuto dagli stessi brasiliani che si mervigliano quando ne sentono parlare), nella stragrande maggiornanza dei casi i lavoratori anche senza le catene alle caviglie, sono soggetti a differenti gradi di vessazione fisica e/o morale.
Si potrebbe continuare parlando della centrale di Belo Monte o della devastazione prodotta dalla Cargill con la produzione di soja transgenica (ho potuto vedere dall`esterno gli impianti della Cargill a Santarem).
Insomma certamente un quadro non edificante di uno stato che è bellissimo, la bassa Amazzonia è sorprendente dal punto di vista naturale ed io ci sono stato nella stagione secca. Quando le acque strabordano dai corsi di acqua deve essere ancora più spettacolare, una natura che ha una biodiversitá unica ( in un video del MST si diceva che in un Km quadrato di Amazzonia c`è più biodiversità che in tutto l`emisfero occidentale!).

Ritornerò su queste esperienze. Ora mi trovo in Ecuador dopo la traversata completa del Rio Amazonas fino a Iquitos. Mi sono fermato 6 giorni a Manaus. Da Iquitos ho proseguito, già il giorno seguente, con l`aereo per Lima dove sono stato un solo giorno. Dopo di chè 25 ore di autobus mi hanno portato a Guayaquil dove mi trovo in questo momento.


Qui, presente

Non cerco la vita rampante
piuttosto vo incontro alla notte
a vele completamente spiegate
non per spiegare il senso incompiuto
dei giorni trascorsi a cercarsi
ma per solcare l`ignoto
sapendo che tale rimane

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