lunedì 4 ottobre 2010

Elezioni politiche, considerazioni e intervista a Severiano de Carvalho Rodrigues presidente per lo stato del Pará del partito comunista brasiliano.

Lúcio Flávio Pinto e Nery Fercy.

L´elezioni politiche brasiliane sono state caratterizzate dalla uscita di scena di Lula come candidato presidenziale dopo i suoi due mandati politici (ogni mandato in Brasile dura 4 anni e piú di due mandati consecutivi non si puó essere rieletti) ma non dal suo defilarsi dai riflettori della competizione politica.
Secondo Lúcio Flávio Pinto brillante giornalista politico di Belém ( fondatore del "Jornal Pessoal, agenda amazônica de Lúcio Flávio Pinto", giornale indipendente, molto vicino alla rivista italiana "Internazionale" e conoscitore attento anche della politica italiana ), l´azione di Lula nei suoi due mandati si é concetrata in gran parte sulla personalizzazione della sua figura all´interno del partito (PT) e sulle sue alleanze strategiche nel sistema politico, in particolare nella sua attenzione alla politica internazionale. Emblematico in tal senso é il suo editoriale sopra le elezioni: " Mai in precedenza un presidente della repubblica ebbe una presenza tanto grande in una campagna elettorale per un suo candidato. Lula si comportó come un leader elettorale per consolidare Dilma Rousseff, che senza di lui sarebbe un "palo elettorale". Se Dilma Rousseff vincerá le elezioni, governerá? ". Con sottile ironia Lúcio Flávio propone quella che la dinamica centrale di questa competizione elettorale e lo fa anche attraverso i numeri. La popolaritá di Lula negli otto anni di sua amministrazione era arrivata al record di 80%, mentre quella di Dilma nel mese di settembre oscillava intorno al 50%, arrivando al minimo anche del 40%. Indicativo il fatto, comunque, che sembrerebbe scontato la permanenza del PT al governo, meno scontato invece appare la elezione di Dilma al primo turno (in Brasile íl sistema elettorale prevede due turni qualora nessun candidato superi il 50%). Il suo rivale piú forte é José Serra del PSDB (Partito della social democrazia brasiliano), esponente della destra conservatrice che protegge gli interessi delle elite terriere e delle grandi lobbies finanziarie.
Sempre Lúcio Flávio scrive sulla situazione delle elezioni nello stato del Pará, e direi che l´elemento piú caratterizzante che si puó sottolineare é che in questo stato vi é una carenza di partecipazione e attivismo. I candidati sono sempre i soliti, e la gente non sembra interessata ai temi politici e sociali malgrado nel Pará vi sia una situazione sociale di forte conflitto legata in particolare alla questione della terra ( un militante MST coordinatore dell´accampamento "fazenda Cambará" mi disse che dei 1300 morti assassinati in Brasile negli ultimi anni per conflitti di terra ben 900 sono avvenuti in questo stato).
E legato alla questione della partecipazione e della militanza credo che un altro elemento di caratterizzazione di questa campagna elettorale sia stata la modalitá di propaganda politica. In controtendenza con il valore dell´affetivitá politica della base con il proprio partito, tutti gli schieramenti hanno assoldato persone per fare propaganda nelle strade e nelle piazze per sventolare bandiere con lo slogan, indossando magliette dei leader e altro ancora , pagandoli 20/30 reias al giorno (10/13 euro) e approfittando della situazione di disoccupazione e di povertá di molti di loro. Una tendenza iniziata giá nella precedente campagna ma che mostra una preoccupante questione, la politica é sempre meno intesa come mezzo di partecipazione per risolvere i problemi della comunitá e sempre piú legata alla logica dell´interesse particolare, il popolo vuole il chilo di spaghetti e il potere lo compensa anche con un pó di sugo per farli credere che la tavola nel prossimo futuro sará ben piú pingue per tutti.
Ma i valori della politica dove sono? Dove giaciono quei sentimenti di trasformazione sociale che caratterizzino una convivenza basata sulla giustizia e l´uguglianza sostanziale di ogni persona umana ? (perché di diritti di cittadinanza é meglio non parlare se appena si va in giro a visitare molte realtá di questo pur meraviglioso paese).
Una critica non solo al potere che perde sempre l´opportunitá di emanciparsi da una storia implicata con l´ingiustizia sociale, soprattutto quando quel potere é in mano ad un soggetto che si caratterizza per una storia di sinistra e di lotte sociali. Ma anche a gran parte dei cittadini che preferiscono una vita tranquilla piuttosto che inmischiarsi con questioni "comunitarie". Si consolida dunque il leitmotiv "tanto non si cambia nulla" e il pensiero che é meglio preoccuparsi del proprio orticino piuttosto che imbattersi in vicoli ciechi.
Altri elementi caratterizzanti questa campagna politica sono relativi alla comunicazione, gli spazi mediatici sono fortemente dominati dai partiti piú grandi ( nell´intervista a Severiano de Carvalho Rodriguez segretario regionale politico del partito comunista brasiliano viene sottolineata questo elemento. Il PT aveva 25 minuti al giorno di spazi mediatici e il PCB 30 secondi. Che si puó mai dire in 30 secondi? ) e sicuramente il mancato dibattito sulla riforma agraria. Nessun candidato e nessun partito ha promosso la discussione sul problema fondamentale di questo paese, uscire da una condizione di latifondo ancora dominante e di lavoro schiavo che é presente in molte "fazendas".
Una considerazione finale va fatta anche sulla questione della obbligarietá del voto in Brasile. Chi non vota va incontro a sanzioni amministrative e ció mi sembra effettivamente una condizione non del tutto democratica ma questa é la legge federale. Una legge che prevede anche le operazioni di voto si svolgano in poco piú di 10 ore anche se facilitate dal sistema elettronico. Insomma questa é sicuramente una materia di dibattito che dovrebbe affrontare il popolo brasiliano. Benché l´astensionismo non costruttivo é una maniera di rimanere pericolosamente indifferenti di fronte a questioni pubbliche rilevanti deve pur sempre essere tutelata come forma di manifestazione democratica del proprio dissenso o del proprio esercizio di voto perché, come il voto é segreto, anche la volontá politica "passiva" di ogni cittadino non si puó questionare.

Intervista a Severiano de Carvalho Rodriguez.


- La sua attivitá principale é quella di politico?

-No, io sono artigiano, creo e imprimo scritte nelle magliette. Ma ho sempre svolto attivitá politica credendo nei valori della sinistra. Svolgo íl ruolo di Segretario Regionale Politico ma non sono remunerato, anzi alle volte per delle iniziative metto soldi di tasca mia.

- Ció vuol dire che il PCB (partito comunista brasiliano) non ha rappresentanza nel parlamento statale.

- Esattamente, non solo nello stato del Pará ma anche negli altri stati. Unica rappresentanza é quella del deputato federale di Ivan Pinheiro, candidato in queste elezione per la Presidenza della Repubblica, eletto nel 2006 con il fronte di sinistra che includeva anche il PSOL e il PSTU. Ma orgogliosamente rivendichiamo il fatto che siamo presenti e riconosciuti nel Forum Mondiale mentre, ad esempio, il PCdoB, nata dalla scissione del 1962 con il nostro partito, no é accreditato in tal senso.

- Come si struttura il PCB nel Pará?

- Vi é un segretario politico, il sottoscritto, un segretario organizzativo, uno finanziario, uno per le relazioni pubbliche e un membro per le relazioni pubbliche. In quasi tutto il territorio dello stato abbiamo attivisti iscritti e impegnati.
Ogni 15 giorni facciamo riunioni di partito a Belém dove possono partecipare gli iscritti ma anche i simpatizzanti. Insomma é un´assemblea aperta dove vengono decise l´agenda politica generale e le azioni da mettere in atto, in particolare le occupazioni che riguardano spesso anche altri soggetti. Le agende locali sono lasciate libere di essere decise dagli attivisti sparsi sul territorio. É importante sottolineare che dopo il Congresso del 2008 cambiarono alcune cose nella struttura organizzativa in particolare relativa alla formazione non solo dei quadri del partito ma anche della militanza di base. In questo senso impeghiamo molte risorse per risucire a realizzare momenti in comune dove si possano discutere le idee e approfondire il pensiero storico e ideologico del comunismo.

- Qual´é l´obbiettivo principale a breve e medio termine della politica del partito?

- L´obbiettivo principale é senza dubbio quello di costruire un fronte di sinistra con altri movimenti come quelli culturali, urbani e rurali che lottano contro un sistema di dominazione sociale e alleanze con movimenti storici che giá hanno una forte identitá come il MST (Movimento Sem Terra). Esiste una realtá molto interessante che giá lavora da alcuni anni in Belém. Quella del "grupo Cabana" di Belém che organizza "Serau poetico" ( incontri per fare cultura attraverso poesia, musica e teatro). La cultura é fondamentale per ripristinare anche quei valori politici che costituiscono una migliore convivenza tra gli esseri umani. Il gruppo integra perció in maniera spontanea la cultura con l´arte e la lotta politica. Per rendere l´idea uno degli autori piú letti é Bertold Brecht. Esiste anche un progetto di intercambio culturale con l´Europa che sta curando l´amico Fency Nery (il produttore culturale mio amico che ha scritto alcune considerazioni politiche sul blog) e sua moglie Rita (Rita é un´antropologa portoghese e in questo momento vive a Lisbona dove sta facendo un dottorato di ricerca). I due stanno lavorando a distanza per questo progetto. Non mancano anche le azioni politiche locali per cercare di distruggere questa realtá.

- La politica nazionale e le considerazioni sull´operato di Lula.

- Lula ha caretterizzato il suo lavoro su una forte personalizzazione ( come Lúcio Flávio Pinto anche Severiano sottolinea questo aspetto), una personalizzazione trotskista che lo ha portato ad essere egemonico rispetto alle componenti del suo partito e ad accettare il compromesso con la media borghesia brasiliana. Alla fine degli anni ´70 egli parlava di socialismo ma giá dal 1989 la sua posizione cambió. Avvertiva che senza alleanze con fasce imporanti della borghesia urbana non avrebbe conseguito successo.
Ma la storia di questi ultimi anni ci ha mostrato il risultato disastroso di queste coalizioni non solo in Brasile ma in molti paesi europei come la stessa Italia (aggiungo io la crisi del partito democratico e l´ucita di scena nelle ultime elezioni della rappresentanza istituzionale di sinistra) ma anche in Francia, in Spagna, in Grecia e ancora altri paesi. Vi é una forte componente trotskista all´interno del PT che cerca di collegare settori operai e contadini con quelli borghesi. I risultati di questa politica negli ultimi anni ci dicono che le condizioni di miseria e disfruttamento delle fasce piú povere non é migliorata ma gli introiti generali aumentati. A chi sono andati questi soldi?
Dal punto di vista economico l´operato di Lula si é concentrato sul tentativo di aprire il Brasile ad una fase di crescita economica. In questo senso ha operato attraverso alcune grandi contraddizioni rispetto alla sua impostazione ideologica. Lula liberalizzó la tassa di interesse per le banche con l´intento di flessibilizzare il mercato finanziario ma in realtá ha permesso alle grandi lobbies finanziarie di guadagnare moltissimo.
Ha costruito relazioni internazionali con l´obbiettivo di conquistare un seggio permanente nell´ ONU in particolare facendo entrare gli investitori stranieri che non hanno perso un minuto per fiondare su un paese dall´enorme ricchezza di risorse naturali, culturali, turistiche e via dicendo. In questo senso potrebbe essere una ricompensa la vittoria ottenuta per la gestione dei mondiali e delle olimipiadi. Beh, si capisce a chi ha potuto godere dei vantaggi di quella politica!
Per quanto riguarda i PAC (programma di accelerazione della crescita) si é vero che essi nascono da un programma politico che stanzió enormi fondi per la realizzazione di infrastrutture e progetti sociali ma se poi andiamo a vedere i risultati vediamo che i soggetti destinatari del PAC piú fortunati sono stati proprio quelle fasce della media e anche dell´alta borghesia che hanno ottenuto un forte lucro.
Faccio alcuni esempi. "MACRODRENAGE" (centrale di smaltimento di rifiuti) opera nello stato del Pará, i costi previsti per questa opera erano di 1200 milioni di reias. All´inizio del 2008 erano giá lievitati a 5000 milioni, malgrado fosse stato indagato dal potere giudiziario il gestore dell´opera i lavori sono continuati. La "VAL" impresa incaricata di costruire una centrale elettrica, la centrale di Belo Monte. Malgrado l´inutilitá di questa centrale perché esiste giá una che oltre a erogare energia sufficiente per lo stato riesce ad esportarla in altri paesi, si é approvato il progetto per 20 miliardi di reias che poi sono lievitati a 40 in poco tempo (c´é una forte lotta delle comunitá indigene amazzoniche contro questo progetto). Ció significa che quei soldi pubblici sono il legame che fortifica una borghesia rampante e collusa ad una classe politica in buona parte corrotta. Questa classe politica che si vanta di essere l´artefice della forte crescita economica degli ultimi anni in Brasile ma che non ha cambiato le condizioni di miseria delle fasce di popolazione piú basse.
I finanziamenti all´educazione quasi inesistenti e per l´assicurazione sociale, benché esistenti, spesso sono minimi, negli ospedali spesso le condizioni dei degenti umilianti e precarie.

- Che pensi rispetto al sistema dei partiti e al sistema di comunicazione mediatico anche rispetto a queste ultime elezioni?

-
La veritá é che i partiti maggiori sembrano formare un fronte unico e non un sistema basato su un ruolo forte di opposizione di una parte nei confronti dell´altra. Un sistema di partiti, mi riferisco ai tre maggiori PT, PSDB e PV (partito dei verdi) che di programma ecologico ha ben poco di sostanzioso, che condivide piú o meno gli stessi programmi, con esponenti che durante i dibattiti mediatici si scambiano critiche molto velate. La realtá é che esistono forti commistioni trasversali dei partiti e anche con gli altri poteri dello stato, come quello giudiziario e delle lobbies mediatiche. Molti giudici sono, ad esempio, "fazenderos" , e preoccupati molto di piú delle sorti della propria "fazenda" che della giustizia brasiliana. Noi abbiamo avuto a disposizione 30 secondi ogni giorno per la nostra propaganda politica mentre il PT, ad esempio, 25 minuti.
Il sistema mediatico riflette in buona sostanza quello politico, in un sistema di alleanze strette tra poteri forti il ruolo della comunicazione é disinformare e non proporre temi vitali nel dibattito pubblico. Cosí della riforma agraria non se ne avuta notizia da parte anche di chi, come la candidata governatrice per il Pará Ana Julia, promise anteriormente al suo primo mandato, di avviare quel processo di trasformazione rurale. le alternative al sistema mediatico sono rappresentate, come nel caso del nostro stato, da alcune radio pirata che peró sono spesso intercettate e perseguitate dalla polizia.

- Anche Lula aveva promesso la riforma agraria prima del suo primo mandato.

- Si esattamente ma poi se ne é scordato !

- Ció é dovuto anche alla forte presenza di "fazenderos" nel parlamento? Le informazioni che ho é che piú della metá dei senatori e 200 deputati circa sono latifondisti.

- Chiaro che é cosí, chi ha potere economico tende ad organizzarsi. Si puó ripetere quanto detto prima, quella aspirazione di trasformazione di quella sinistra rappresentata da Lula é soltanto una chimera, Lula e la politica del PT ha dovuto "calare le braghe" ai poteri di una borghesia composta da soggetti operanti anche trasversalmente ai vari livelli istituzionali.

- Abbiamo introdotto cosí la questione relativa al Pará. Il Pará é forse lo stato che maggiormente in Brasile riflette di una condizione di conflitto forte con la rendita terriera improduttiva. Molti latifondisti qua non hanno scrupoli anche a compiere azioni di violenza feroce. Ultimo caso un mese fa un militante MST ammazzato dai "pistoleros" ingaggiati da uno di questi "fazendero". Descrivici un breve quadro sullo stato del Pará.

- Come hai giá ricordato il Pará soffre molto piú degli altri stati del Brasile di una condizione di conflitto rurale ma io direi anche di conflitto urbano se si pensa agli attacchi ricevuti al "grupo Cabana" e ad altri movimenti urbani in lotta. La questione agraria in questo stato é molto piú avvertita in quanto qua ci sono grandi latifondisti che dominano il modello produttivo statale.
Uno dei problemi fondamentali del Pará é proprio il modello produttivo concentrato sull´esportazione. Attraverso l´agronegozio l´immenso territorio di questo stato offre "appetitosi" guadagni, cosí soia transgenica, biocarburanti monocolture, cambiano sempre piú destinazioni agricole. Paradossalmente il consumo interno della popolazione paraense avviene attraverso l´importazione di alimenti agricoli dagli stati del sud del Brasile. In questa maniera i costi di trasporto fanno aumentare i prezzi al consumo.
In realtá la legge statale permetterebbe di approvare una legge agraria cosí superando le mancanti disposizioni federali in materia, ma ció non avviene né qua nel Pará né in nessun stato del Brasile. Ció per quella commistione che esiste tra poteri forti, in cui si mischia interessi privati con quelli pubblici.

un ringraziamento a Severiano e alla sua attivitá in condizione molto difficili.


sabato 2 ottobre 2010

Breve commento sulla campagna politica brasiliana dell´amico Fercy Nery produttore culturale e pubblicitario di Belém do Pará, Amazonia-Brasil.

Domani si svolgerranno in Brasile le elezioni politiche federali e statuali che vedranno in competizione per la candidatura piú importante, quella di Presidente della Repubblica la esponente del Partito dei Lavoratori (PT) Dilma e il suo antagonista principale di destra José Serra del PSDB (Partito della Social Democrazia Brasiliana).
Poca visibilitá hanno ottenuto i partiti o i movimenti che aspirano ad un cambiamento sociale serio, in particolare rispetto ad alcuni grandi temi fondamentali, uno tra tutti la Riforma Agraria.
Nessuno dei grandi partiti ha parlato di questo tema e i mezzi di comunicazione non hanno prodotto nessun reportage o informazione. Invito a leggere rispetto al tema delle elezioni politiche un intervista a Gilmar Mauro esponente del MST, anche se in portoghese si dovrebbe intendere il contenuto generale.
http://www.mst.org.br/Reforma-Agraria-tem-apoio-em-um-leque-de-partidos-%20gilmar-mauro-mst

Di seguito invece un breve commento dell´amico Nery di Belém, persona del popolo, non militante ma attento osservatore della politica brasiliana.

Em pleno período de eleições em meu país(Brasil), fico a refletir: Até onde vai a responsabilidade e a irresponsabilidade de nossos políticos e autoridades , no caos do campo, na educação,no abandono dos direitos humanos e da constituição brasileira, do cidadão brasileiro, no campo e na cidade. Pra que tantas leis? se o Brasil bate record de desrespeito com seus próprios eleitores, que desejam ver fora do cenário político os maus "representantes do povo": São corruptos que ocupam capas de revistas, são pedófilos processados pela Lei, são políticos envolvidos em mega escândalos de lavagem de dinheiro público. Em período de eleições, penso também que a melhor maneira de fazer um político trabalhar é não reelejê-lo. Que lastro de moral tem nossos legisladores, nossos políticos, nossos juristas e militantes políticos sem bom-senso e a própria imprensa para criticar sistemas socialistas, ditaduras, entre outros, em outros países??? Nenhum!!! A lei dos "ficha limpa"por exemplo, que o povo clama que seja colocada em prática, simplesmente, como a constuição brasileira parece ser rasgada ou esquecida. O Brasil do pré-sal, é o mesmo Brasil sem saneamento básico para quase metade da população brasileira. É o mesmo Brasil dos esquecidos dos mais longíncuos recantos do nordeste brasileiro, dos condenados pela luta do campo.O mais difícil é ser otimista. Esperança há.

Accampamento "fazenda Cambará", Pará

Tavola e utensili per la preparazione dei pasti.
Inizio della costruzione di una mensa comunitaria.

La casa di legno che si vede nella foto sará adibita come scuola per i bambini dell´accampamento, si stanno ultimando i lavori per la pavimentazione. La scuola pubblica é molto lontana e il luogo é isolato, solo una strada sterrata conduce all´accampamento. Un autobus pubblico passa poche volte al giorno.

venerdì 1 ottobre 2010

"Accampamento fazenda Cambará"





Foto dell´insediamento e le condizioni molto difficili in cui devono vivere gli accampati.

Le occupazioni della terra sono una prerogativa del MST da quando nel 1984 si ufficializzó all´attenzione del paese. Gli insediamenti sono costituiti da baracche in legno e da alcuni spazi comuni e dalle coltivazioni che vengono fatte. I periodi di occupazioni sono molto difficili sia per le condizioni di vita, in particolare le condizioni igieniche, sia per la pressioni dei "fazenderos" i latifondisti che spesso vantano diritti di proprietá che non hanno. Si fanno guardie sia di giorno che di notte. Le guardie sono armate di fucili spesso molto vecchi e girano per l´insediamento, mentre c´é un posto di guardia permanente all´entrata dell´insediamento.
In questo accampamento ci si fa il bagno e si lava la roba nei ruscelli spesso costitutiti da acque ferme (come si vede nella foto). Ci si deve approviggionare dell´acqua piú volte al giorno percorrendo un sentiero di 800 metri circa. Si cucina poca varietá di alimenti e si dorme solo nelle amahe. L´insediamento é di circa 3000 ettari e le famiglie sono circa 150 tra cui anche quella del militante assassinato lo scorso agosto.
Gli spazi comuni prevedono l´ultimazione di una scuola e una cucina comunitaria, mentre l´organizzazione del campo prevede l´instituzione di gruppi di lavoro specializzati in differenti materie: salute (attraverso la conoscenza della terra e delle piante formare fitoterapeuti e produttori di rimedi naturali), formazione, produzione e altre materie. La partecipazione é collettiva e prevede che la formazione sia fondamentale per lo sviluppo del futuro insediamento.
Ma per le difficili condizioni di vita e di paura delle minacce dei latifondisti, ci sono anche casi di gente che abbandono l´insediamento.

Denunciamo l´assassinio di un compagno MST.

Il giorno 30 di agosto un compagno del MST coordinatore dell´accampamento "Fazenda Cambará" situato vicino alla cittá di Santa Luzia nel Pará é stato assassinato per mano di alcuni "pistoleros" ingaggiati dal "Fazendero" della terra occupata.
Il nome del compagno é José Evaristo Caribé di 29 anni padre di 5 figli (il piú piccolo del quale ha 3 mesi e il piú grande 11 anni). E´il primo assassinio avvenuto dal 2007 anno in cui é iniziata l´occupazione di quella "fazenda".
José Evaristo é caduto in un agguato organizzato per eliminarlo come esponente attivo della lotta del MST. Alle 7 della mattina del giorno 30 agosto mentre si recava verso la vicina cittá in una strada isolata di campagna, la banda di "pistoleros" lo sequestra e lo porta a 90 km circa dell´accampamento in un luogo isolato dove lo giustiziano. Il corpo é stato ritrovato due giorni dopo ossia sabato 1 settembre ed ora giace sepolto nel cimitero della "Villa".
Il compagno aveva giá ricevuto minacce di morte ma la sua attivitá non é cessata di fronte ad esse e alla paura di conseguenze estreme, per questo rendiamo omaggio ad una persona di grande spessore umano perché il mondo ha bisogno di gente come lui.
Le minacce non sono solo state per lui ma anche per tutto l´accampamento. Giá dal 2008 ci sono state azioni per intimorire la gente dell´accampamento. Il 9 e il 10 di agosto si sono verificati gli ultimi episodi di intimidazione attraverso spari prolungati nelle vicinanze e il primo giorno in cui sono stato nell´accampamento é passata una macchina con a bordo individui con telecamere che registravano filmati.
Le denuncie depositate alla polizia come nel passato non hanno sortito nessun effetto, il sospetto forte é che vi sia una sorte di protezione della polizia nei confronti dei "pistoleros".

Primo incontro delle donne MST paraensi

Nelle foto parte del gruppo delle donne partecipanti all´incontro e la cerimonia di chiusura dell´incontro attraverso una ritualitá forte che caratterizza il MST.


Ho potuto assistere al primo incontro delle donne MST paraensi organizzato nel "Assentamento Luis Carlos Prestes", due giorni di formazione e dibattito per le donne militanti e non del movimento (È in corso un progetto per trasformare questo insediamento in un centro di formazioni per militanti MST).
L´obbiettivo del MST é quello di dare un´adeguata formazione a tutti i suoi militanti senza distinzioni di genere e in questo senso, come giustamente é stato ricordato da una coordinatrice, probabilmente il MST é il movimento sociale in America Latina che spende di piú in formazione.
Va sottolineato che dal punto di vista organizzativo il MST prevede che a tutti i livelli gli incarichi siano equamente divisi tra i differenti generi (50% uomini e 50% donne).
Durante l´incotro é stato illustrato anche il modello organizzativo del MST. In breve esso prevede come organo principale il "Congresso Nazionale"; la "Direzione Generale" che coordina 23 stati su 25 presenti in Brasile (il MST non é presenti in solo due stati) composta da 46 dirigenti (un uomo e una donna per ogni stato); il "Coordinamento Nazionale" composto da vari settori di competenza come quello culturale, della salute, collettivo donne, formazione, gioventú, produzione, comunicazione, diritti umani, relazioni internazionali e finanza. Per ogni settore (10 settori) ci sono due coordinatori nazionali; la "Direzione Statale" che prevede quattro dirigenti per ogni regione dello stato (quattro regioni nello stato del Pará); il "Coordinamento Statale" e il "Coordinamento Regionale" che variano nella composizione in base allo stato; i "Collettivi Statali e Regionali" per ogni settore di competenza; i "Coordinatori degli insediamenti e degli accampamenti".
L´incontro si é aperta con la cerimonia della "Mistica", una sorte di riturale in cui viene celebrato il senso di appartenenza al movimento e alla sua storia attraverso simboli, canti, danza e recitazione. In questa occasione veniva celebrato anche il lavoro di investigazione che una professoressa di Belém ha fatto insieme alle donne della regione. Un lavoro sopra l´espressivitá del corpo della donna e del suo ruolo nella lotta del movimento. La professoressa stessa inizia il suo intervento recitando versi, gesticolando in maniera teatrale. Poi cantando e regalando una pianta, uno specchio e il lavoro finale dell´investigazione a tutte le donne del gruppo cosí instaurando una relazione sacrale con loro, al di lá del professionale il legame con il lavoro che si fa in gruppo determina la vicinanza umana, senza "l´umano" il professionale diventa sterile, solo una tecnica la quale trasforma in maniera efficiente la possibilitá di ottenere qualcosa.
In questo senso "l´umano" trova terreno fertile nello studio e nella formazione perché essi sono elementi culturali e quindi di incontro tra individui. La conoscenza permette un´analisi piú approfondita e lo scambio di idee la percezione di un pensiero dinamico ed eterogeneo che sviluppa molteplici prerogative. L´essenza di questi due elementi permette poi, in un contesto di lotta, di individuare i metodi migliori da utilizzare e di percepire che essi hanno migliore efficacia quando siamo in grado di conoscere, intendere ed elaborare.
I principali argomenti discussi, oltre al modello organizzativo del MST sopra descritto, durante l´incontro sono stati i seguenti:
- La questione di genere nella lotta delle donne MST militanti, in particolare é stata discussa la relazione sociale tra generi all´interno della struttura della famiglia brasiliana e lo sfruttamento nella relazione tra il medesimo genere (esempio nel lavoro domestico, padrona/domestica ).
- Il patriarcalismo nella societá capitalista e la condizione della donna nella societá brasiliana oggi. La condizione delle donne nella societá brasiliana é ancora oggi sottoposta spesso ad un modello di relazione familiare dominata dal marito, non sono pochi i casi di violenza nelle cerchia domestica (spesso seguiti dalla mancanza di denuncia per paura della reazione del marito). A livello sociale le donne che lavorano guadagnano mediamente molto meno e i lavori dirigenziali sono di difficile accesso per loro.
- La storia in grandi linee del MST, dal finale degli anni ´70 quando si inizió a pensare di dar vita ad un movimento nuovo in un Brasile ancora sotto il regime militare. Prima dell´ufficializzazione avvenuta nel 1984, vi erano strette relazioni con il "Partido dos Trabalhadores" (PT) e il CUT e nella prima bandiera MST vi era il motto "Ocupar, Resistir, Produzir!" che rimarrá sempre la linea guida del movimento. In questo senso é stato affrontato l´argomento storico anche dal punto di vista dell´analisi sociale attraverso il concetto di lotta di massa e trasformazione sociale. L´obbiettivo principale del MST é la Riforma Agraria e la sua base ideologica affonda anche sul pensiero marxista. La visione del movimento prevede una forte critica alla societá capitalista e allo sfruttamento incondizionato che essa perpetua creando ingiustizia sociale e devastazioni ambientali. Una critica che viene da lontano, quando negli anni ´60 il movimento studentesco intravedeva nella Rivoluzione Cubana l´alternativa ideologica alla costruzione di un nuovo Brasile. Ma nel 1964 il regime militare spezza quel fermento culturale che comunque rimane attivo negli attori sociali antagonisti al regime, benché la dittatura molto dura elimina molti componenti sia fisicamente che mandandoli in esilio in altri paesi (Toquinho il noto cantautore brasiliano fu in esilio in Italia come molti altri).
- Le alleanze con le altre organizzazioni in lotta, specialmente con le comunitá "Ribeirinhos, Quilombolas e Indígenas" e "La Via Campesina", con l´obbiettivo fondamentale di restituire la Sovranitá Alimentare ai popoli del mondo sempre piú minacciati dalle speculazioni delle grandi multinazionali attraverso l´agronegozio. Sono state citate alcune multinazionali che operano con quelle modalitá come la Bertin, Aom, Bunge, Cargil che controllano il mercato de "Sojeiros" (coltivatori di soia). La soia transgenica é una delle realtá piú inquietanti del Brasile di oggi, esiste un laboratorio nello stato del Pará (laboratorio "Paragominas") dove fu fatto il primo eperimento di soia transgenica nel Brasile e che tuttora opera per l´implementazioni di coltivazioni transgenica nel territorio.
- Programmazione degli eventi legati alle donne e organizzazione di essi, in particolare la settimana della solidarietá dal 4 al 9 ottobre, l´incontro dei "Sem terrinha" dal 12 al 15 di ottobre in Belém, la festa delle donne del prossimo 8 marzo.