venerdì 12 novembre 2010

Chiaccherando con Ulisses Manacas, dirigente statale del MST

La conoscenza del MST è realmente una esperienza importante per me, una esperienza che passa attraverso le voci dei suoi militanti appassionati e preparati verso una causa fondamentale non solo per chi non possiede la terra ma per il destino degli essere umani sempre più in bilico tra problemi ambientali e necessità di sopravvivenza, non solo fisica ma anche sociale e culturale.

Prima di andare via da Belem ho potuto parlare con Ulisses Manacas dirigente MST nello stato del Parà.
Ulisses mi racconta del MST, della sua storia, della sua evoluzione e di quello che passa oggi con alleanze anche con i movimenti urbani come i SEM TETTO. L`ambiente è quanto mai suggestivo, la piazza della Repubblica di Belem, nel "bar do parque" accanto al teatro principale, luogo di frequentazione da parte di "Garota di programa", ossia prostitute, "clochard", artisti e altro ancora.
La chiaccherata con Ulisses si avvale anche della presenza di Nery, l`amico produttore culturale e di un personaggio conosciuto il giorno prima, una sorta di asceta politico che vive la sua condizione di rivoluzionario integralista mostrando peró i segni di un disagio sociale forte, attraverso il suo odio e rancore contro chi non vuol vivere la stessa condizione di rivoluzionario senza difetti. Benchè intransigente nel suo pensiero, indubbiamente non è privo di un certo acume politico, le sue analisi sui grandi temi sicuramente presuppongono una ottima preparazione fondata sulla lettura e la conoscenza del pensiero dei grandi pensatori sociali e politici, in particolare del socialismo reale.
Lo scenario si è poi completato con un ex giornalista in pensione che incuriosito del nostro ciarlare animato si è presentato alla "tavola rotonda", chiaramente accettato e di una "garota da rua" o barbona che approfitando del mio omaggio di un pezzo di pollo ha inteso che tutto il mio pasto dovesse essere destinato a lei. Con un balzo repente sopra la ringhiera della terrazza del caffè, ha scaraventato le sue mani, non certo pulite prima dell`"agguato", sul mio piatto ancora caldo di cucina e mi ha lasciato solo tre patate di contorno da osservare.
La chiaccherata, poi, ha dovuto subire varie interruzioni per la veemenza con la quale "l`asceta politico" interveniva urtato dei contenuti espressi, invocando la ragione, la sua ragione, per ritornare nei ranghi e vederci chiaro nella questione. Beh non male , no! A parte tutto è stato veramente interessante questo scorcio di tempo destinato ad un "salotto-terrazzo" variegato e animato.

In sintesi racconto la chiaccherata con Ulisses.

La lotta del MST non può prescindere dal contesto storico di riferimento, un arco temporale che va dall`inizio della colonizzazione ai giorni nostri. Il processo di dominazione si è centrato sulla appropriazione indebita della terra ai danni delle comunità indigene e l' instaurazione della grande proprietà e del latifondo. L`obbiettivo del MST è, infatti, la riforma agraria come processo di inversione storica, in cui la giustizia sociale si combina con la redistribuzione della terra e la emancipazione dei lavoratori rurali.
L`eredità del MST combina le lotte contadini anche di quel mondo rurale nelle cui fila militano gli emigranti dei vari paesi del mondo come l`Italia (nel sud-est brasiliano in particolare).
Una delle organizzazione più importanti fu la "Ligas Camponesas" che operò prima dell`avvento del regime militare nel 1964. Essa fu una esperienza rilevante per la forza che riuscì ad ottenere e per questo combattuta con estrema durezza dal regime militare, che la soppresse attraverso l`assassinio e di molti leader.
La esperienza della "Ligas Camponesas" si rivitalizza alla fine degli anni '70 e l`inizio degli anni '80 sulla scia delle lotte iniziate dagli strati industriali della società brasiliana, in particolare per la forza acquisita dal PT (Partido dos Trabalhadores) e dal CUT (Central Unica dos trabalhadores).
Da queste esperienze avvenute ancora sotto il regime militare nasce l`idea di un nuovo movimento che si articolasse in maniera più dinamica. Così il 1 gennaio 1984 si organizza il primo congresso del MST e nell' ottobre del 1985 si procede alla prima occupazione, l`occupazione della "Fazenda Anoni" nello stato di Rio Grande do Sul, che ebbe un valore simbolico rilevante in quanto definiva la forma di lotta di questo movimento. Naturalmente i primi occupanti furono attaccati da un contingente militare ma che non impedì la propagazione del movimento tra gli strati sociali rurali più umili. Di lì a poco, infatti, molte altre occupazione si diffusero non solo in quello stato ma si estese a tutto il Brasile.
Si concepì la struttura del movimento in maniera che fosse più dinamica ed evitare le conseguenze patite dalla "Ligas Camponesas", ossia che la "mutilazione" della dirigenza provocasse l`affondamento di tutto il movimento. In questa ottica la formazione non solo della dirigenza ma anche dei militanti e della base doveva assumere una forte valenza, per consolidare la forza ideologica e la coesione di lavoratori con cultura differente da stato a stato (ricordando che il Brasile potrebbe essere considerato un continente più che un paese).
Nell`ultimo Congresso nel 2006 il MST raggiunse un rilevante risultato, ben 17500 delegati parteciparono ai lavori e fu anche fatta un`attività parallela per i bambini, ben 1700. In questo risultato importante si evidenzia il successo e la coerenza del lavoro del MST di creare quella struttura dinamica capace di consolidarlo di fronte a qualsiasi evenienza e circostanza.
I punti principali dibattuti e approvati furono quattro.
1) Organizzazione degli insediamenti. Considerati come l`embrione funzionale della lotta, essi devono già strutturarsi attraverso relazioni di produzione, di formazione, di genere. Gli accampamenti sono organizzati fin dall`inizio in maniera da coprire le esigenze dei vari campi sociali e determinare conoscenza e coesione.
2) Lotta di massa. Tutte le forme di lotta sono importanti perchè sono esse che alterano la congiuntura.
3) formazione a 3 livelli. Per la BASE SOCIALE, ciò permette di MOLTIPLICARE I MILITANTI capaci di poter accedere ai QUADRI DIRIGENZIALI. Un sistema integrato assicurato dalla formazione e dalla disciplina.
4) Alleanza con la societá, ampliando le proprie prospettive di lotta ad altri settori sociali, non olo rurali. Alcune di queste alleanze sono con il MTST (Movimento dos Trabalhadores e Trabalhadoras Sem Teto) giá dal 1995, la "Via Campesina", come spazio globale di lotta per la terra, il CLOC (Coordinamento Latino-americano organizzazione contadina) che si connota, chiaramente, con un`identità regionale, ALBA (Alianza Bolivariana para los Pueblos de Nuestra America), un`iniziativa creata per il governo venezuelano per far fronte alla crisi mondiale dell`agricoltura. L`ALBA è un organismo che opera anche all`interno del Social Forum Mondiale e per ciò importante come riferimento per i movimenti di tutto il mondo sia rurali che urbani.

La discussione è poi proseguita in maniera collettiva parlando sopra il movimento civico CABANAGEN che instaurò un governo popolare nello stato del Parà tra il 1835 e il 1840, la situazione sociale critica nello stato del Parà e l`inefficenza della politica attuale di risolverla, la esperienza vissuta molti anni prima dal ex giornalista in una comunità indigena dove ha appreso a vivere in maniera del tutto naturale e la centrale di Belo Monte.

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