martedì 13 luglio 2010

Oggi vi racconto .. rotocalco mensile a cura di zevalerinho


Oggi parliamo di Rio de Janeiro, e come farlo meglio se non seduti intorno a un tavolino con un chopp (birretta alla spina brasileira) seguita da una cachaza di annata ...
la cittá del samba é decisamente molto attraente, un allegria contagiosa fatta di ballo e di musica, ma anche di gente cordiale. Senza dimenticare la propensione alla scrittura, ci sono molti poeti e attivitá letterarie popolari, che denotano come Rio si differenzi (come mi é stato riferito da alcuni amici della casa anch´essi novelli scrittori ) da le altre cittá brasiliane.
La posizione della cittá é magnifica, dal punto di vista naturale é una delle cittá piú belle che ho visto. La vista panoramica dal Cristo Redentore é impareggiabile, i "Morro" (montagnette) si alternano da un lato all´altro della cittá, dividono spiagge decisamente belle, pulite e attrezzate per fare gli sport piú amati. Naturalmente primo tra tutti il calcio, é qua chiaramente é il Calcio con la C maiuscola. La storia di questa cittá é legata anche all´insediamento e la costruzione delle proprie abitazioni da parte di migliaia di persone dopo la fine della schiavitú. Essa avvenne senza che il potere programmasse e pianificasse una politica di integrazione e sostegno cosí quegli schiavi resi liberi si trovarono a vivere in condizioni di estrema povertá, senza lavoro, senza casa e senza terra. Ben presto molti costoni di queste colline-montagne (in certi casi sono piuttosto alte), si riempirono di costruzioni una attaccata all´altra, quasi come un modo di compattare le forze di tutti e sentirsi protetti. Negli agglomerati urbani delle favela (nome dato perchè la favela era un tipo di vegetazione presente nel luogo dove si verificó il primo insediamento) si formano vicoli molto stretti dove é impossibile andare con la macchina. Un labirinto di stradine, vicoli e passaggi dove, come nella favela di Rocinha, circolano molti soggetti con arma da fuoco, narcotrafficanti che controllano il proprio territorio.
Per entrare a Rocinha non ci sono problemi, ormai rappresenta quasi una cittá nella cittá, ma ci sono degli accorgimenti da tenere in considerazione se non si vuole rischiare di non uscirne piú. Primo tra tutti non fare foto. Capitó un giorno che ero lá con gli attivisti dell´instituto italo-brasiliano "Il sorriso dei miei bimbi", che uno di questi soggetti richiamasse l´attenzione della coordinatrice dell´instituto perché due ragazze peruviane inavvertitamente avevano fatto delle foto, inserendo nel "book" anche il tipo ... non podendo esprimersi in spagnolo aveva bisogno urgentemente di un traduttore prima di perdere la pazienza e andare incontro all´irreparabile ...
Le foto naturalmente sono state cancellate e l´allerta rossa per le ignari peruviane rientrato.
Altro accorgimento é non andare in favela vestito come se si andasse alla prima della scala. Non ci sarebbero i pomodori e l´insalata di qualche animalista fuori dai portoni contro le signore impellicciate o i fischi dei critici piú feroci all´interno del teatro, a perturbare il felice evento. Nel caso delle favela si rischierebbe di uscire come "mamma te facette" ...
Un terzo accorgimento é fare attenzione con chi si parla. Se qualche burlone giocherellone incontrasse una dolce pulzella con la quale intavolare una piacevole discussione sopra qualsivoglia argomento, si informi prima con chi sta parlando. Se magari , come mi é stato raccontato, ci si imbattesse nella ragazza di un narcotrafficante, si rischierebbe di avere una pallottolina nella gamba ... non é piacevole penso ! Ma se siete temeriari, prima di partire fatevi un´assicurazione che almeno vi coprono le spese per togliervela !
Rio é anche la cittá dei senza tetto. Tantissimi, troppi, gente che dorme, vive e fa tutto per la strada. Gente accampata ovunque, davanti ai portoni delle banche, dei negozi, nelle piazze , nei vicoli, nelle panchine e altri luoghi.
Il clima di Rio li aiuta molto, l´inverno di Rio é come una nostra primavera inoltrata, fa caldo e anche la notte non si scende mai meno dei 10 gradi.
Un popolo di diseredati che ormai ha fatto di quella vita un´abitudine generazionale, figli che nascono per la strada e rimangono per la strada.
Il mondo parla di crescita economica scordandosi di crescere i propri figli e cosí vive nella contraddizione piú totale che é quella del "benessere particolare".

martedì 6 luglio 2010

la escalera de Selarón






Artista cileno visionario e somigliante un pó a Dalí nell´aspetto, sta costruendo questa scala rivestendola in ceramica e ponendo immagini rappresentanti i luoghi di tutto il mondo.

Da non perdere ... e neanche la chiaccherata con l´artista dal linguaggio piuttosto colorito ..
habla español claramente !

la mitica bicicletta della casa!!


con codesta bicicletta ho macinato km e km, le spiaggie di Rio sono tutte dotate di piste ciclabili.
Rio per gli sportivi é un paradiso. Piste ciclabili, parchi con campi da calcio, tennis, basket e molte altre cose. La domenica chiusure pure di alcuni vialoni per permettere gare di corsa e via dicendo. A Rio la cultura sportiva é molto forte. Io mi sono adeguato é andavo in bicicletta praticamente tutto il giorno ... che fatica ehhh !! ahahah

L´attivitá a Rocinha






I tre ragazzi a cui ho dato alcune lezioni di italiano sono stati in Italia due settimane per comporre una giuria in un festival del cinema. L´iniziativa é parte di un progetto di intercambio culturale, molto importante per gli adolescenti che vivono nelle "Favelas", soprattutto per uscire dalla logica degradante del narcotraffico che arruola nelle sue fila anche giovanissimi ( come ho potuto osservare a Rocinha anche giovanissimi fanno ronde armate nei vicoli della "favela" ) e della mancanza di istruzione. Conoscere il mondo attraverso la cultura, fornisce stimoli importanti e curiositá verso le forme sane della conoscenza, in particolare verso quella cultura che nasce dal basso e esprime le esigenze piú "sentite" e genuine, quelle che meno si piegano alle logiche del "mercato" e che, perció, assumono la forma di "cultura popolare".








L´esperienza di Rocinha é stata splendida. Ho potuto fare un pó di attivitá con i bambini di un asilo e insegnare un pó di italiano a tre ragazzi di tredici anni.
Piú o meno andavo tre o quattro volte a settimana a rocinha, i bambini sono davvero favolosi !!

la favela di Rocinha

Rocinha é un labirinto di figli
arrimpicati verso il cielo
un costone di nidi
fitti come la boscaglia
dove appena si intravedono
tante piccole ali

É uno sciame di vita
che fluisce e si intreccia
un movimento in verticale
di incontri e di scontri
di amori e rumori
forti come gli spari

Rocinha é il caos
che ti prende per mano
l´umanitá in disordine
senza un giorno pensato
le vene ingrossate
d´un ubriaco che si lascia cadere

É l´irruenza costante
di un gioco legale e illegale
nei suoi angusti spazi
dove scompare anche il cielo
non si puó rimanere fermi
é un ascensore che scende e che sale

E si riscende e si risale
a comprare, a mangiare
a intrigare, a salutare
rocinha é una donna sempre in cinta
che gioca alla vita
un mitico ritratto di Selarón

Rocinha é un sipario
che si apre dopo un tunnel
improvvisamente
come il levarsi di mille soli di notti
ti imbriglia la vista
nella rete di luci troppo vicine





il giardino botanico di Rio é veramente splendido ... da visitarlo assolutamente ..

garrisca al vento e labaro viola !!


Per la cronaca l´unica bandiera di club italiani presente nelle spiagge carioca .. esattamente a ipanema ...

é prevista una partita con quei ragazzi nell´arena di ipanema ! potrebbero chiamarmi valerinho gaucho ! ahahah

venerdì 2 luglio 2010

il mondiale a Rio e visita ai mitico Maracaná .. mira caná !! con Aristoteles in persona !! davvero somigliante!

Il mondiale a Rio é una vera bolgia!! tutto si ferma durante le partite della selecão .. strade pitturate, in molti casi in gara per vincere la palma della piu fantasiosa .. aerei in cielo che volteggiano lasciando scie di fumo colorate, mega schermo a copacabana dove ho assistito a tutte le partite del brasile .. ahimé sperando nella finale .. che mai sarebbe successo a Rio se avessero vinto dopo giá tutto quel entusiasmo?? bah ormai dopo la partita con l´olanda si puó solo immaginare ... il mitico Maracaná é stato rimesso a nuovo per il 2014 ... dentro c´era un giocoliere del pallone con una somiglianza davvero sorprendente con il mitico aristoteles .. Ari Ari! il pallone non cade veramente mai per terra ! incredibile ..





giovedì 1 luglio 2010

la casa di Rio







L´abitazione dove alloggio si trova a Gloria Catete, posizione davvero invidiabile, vicino al parco e alla spiaggia di Flamengo e al quartiere di Lapa, piena di vita diurna e notturna.
La casa si trova in cima al costone di una montagnetta, Rio e´tutto a montagnette, dalla quale si puó ammirare un suggestivo panorama. La casa é molto grande e su due tre piani, trasformata in una specie di comune dove non vigevano regole o quasi fino all´arrivo della madre del proprietario, una signora francese molto gentile e allegra. Per fortuna sono venuto qualche giorno dopo l´arrivo della madre e di quello che succedeva prima ne ho menzione dai racconti di Anita, l´amica di |Padova che era arrivata precedentemente, ma qualcosa pur sempre é rimasto nella pratica quotidiana.
Sono il gruppo di giovani inglesi che mettevano a ferro e fuoco lo splendido cottage un pó trascurato dall´incuria del figliol prodigo franco-carioca ma che la madre ha messo in riga nominandolo pulitore, imbianchino e guardiano del faro.
Io sono arrivato quando erano giá comparse le scritte sui vari muri della casa rigorosamente con pennarello indelebile ! A ricordare le avvertenze del caso: rigovernare le proprie stoviglie (chiaramente sopra il lavello della cucina) senza che la montagna di esse superi i limit di guardia, non buttare la carte nel water (scritta scrupolosamente posta in perfetta linea orizzontale con la linea degli occhi mentre uno sta ponzando) perché se non ve ne siete accorti sto cesso si intasa facilmente, non lasciare devastato il salotto dopo una serata tranquilla che si é preferito fare in casa perché stanchi, non elevare la voce oltre i 2000 decibel quando l´orario notturno si avvicina a quello della mattina presto, non eccedere in inviti oltre un numero che comporti il sovraffollamento.
Ma vista la reticenza del gruppo di inglesi, i toni della disputa si sono fatti piú seriosi e i cartelli attaccati alla porta di entrata del corridoio che va alle loro camere, non ha lasciato dubbi su chi fossero i destinatari di quelle esortazioni non piú cosí velate.
Benché certo gli inglesi non fossero cosí innocenti e il loro "life style" non puó essere posto "like example", il gran proprietario e altri componenti della casa non sono certo il fior fiore all´occhiello della convivenza comunitaria.
Al mio arrivo aprendo il cancelletto dopo il saluto a Giovanni (il proprietario) mi sono trovato un cortile piene di merde delle due belle cagne della casa ( madre e figlia ), le stesse che dopo mezz´ora, mentre ero in visita ad un bagno senza luce centrando di centrare il gettito, sono entrate in camera e si sono messe nel mio letto, in una camera con altri tre ospiti e senza un armadio. Che tutto ció non fosse il massimo dell´igiene me ne sono accorto subito ma i segni che hanno lasciato i cani nel lenzuolo, ne é stata una riprova evidente.
Naturalmente cambiato il lenzuolo ho subito incominciato un programma di sensibilizzazione alla chiusura della porta della stanza che purtroppo peró essendo difettosa, rimaneva facilmente apribile. Il lento processo di sensibilizzazione ha cominciato, comunque, a produrre effetti considerevoli solo dopo il settimo giorno di "gestazione".
I primi giorni poi, il proprietario della casa era restio a qualsiasi tipo di conversazione, limitato a poche parole neanche poi cosí chiare. Ho saputo solo dieci giorni dopo e dalla madre, che il Giová ha una ragazza italiana di nome Anna che di lí a poco sarebbe arrivata per stare con lui in codesta sacra dimora per ben un anno.
La casa comunque e´molto bella e anche la posizione, capace di accogliere piú di 15 persone. Dotata di due piani molto grandi una mansarda, un "basement", 4 bagni e un cortile di entrata dove oltre alle merde, di tanto in tanto si fa spazio per fare grigliate e suonare. Una session musicale é stata veramente apprezzabile, samba e bossanova con percussioni anche ricavate da pentole, chitarra e sax.
Il concetto comunitario si estende poi ai viveri ossia al libero arbitrio nell´uso del frigorifero. Ció evidenzia come sia meglio limitare l´approvigionamento a pochi generi che non siano troppo graditi. Beh l´unica volta che ho messo mortadella, prosciutto e formaggio affettato in frigorifero, sono spariti dopo solo due ore e qualche manciatina di minuti. Un tempo da record, e ho anche recepito che é inutile infrattarle nelle retrovie del frigo nascosta da qualche grande ortaggio o da buste di alimenti la cui scadenza ho preferito non controllare. I seguci non hanno bisogno di vedere, ficcano il naso e fiutano dove é la preda, in questo caso la cibaglia che rappresentava una cena e un pranzo. Naturalmente non é rimasto nemmeno un assaggino, le cose daltronde si fanno per bene !
Ahimé codesta vita comunitaria! Parrebbe una sorta di evangelizzazione cristiana, date da mangiare agli affamati, si legge, ma non c´é scritto di comprarglielo !

I tempi cambiano e bisogna aggiornarsi .. comunque in questa casa, a parte queste piccole inezie, me la passo veramente bene, mi sono pure trasferito in un quarto ricavato dal grande stanzone, é come avere una singola e in piú ho a disposizione la bicicletta ma questo é un altro capitolo. Con alcuni ospiti in particolare abbiamo interessi in comune e mi hanno introdotto in situazione veramente favolose! In particolare una coppia del nord-est del Brasile, Alicia e Felipe
un salutone da Zevalerinho