giovedì 1 luglio 2010

la casa di Rio







L´abitazione dove alloggio si trova a Gloria Catete, posizione davvero invidiabile, vicino al parco e alla spiaggia di Flamengo e al quartiere di Lapa, piena di vita diurna e notturna.
La casa si trova in cima al costone di una montagnetta, Rio e´tutto a montagnette, dalla quale si puó ammirare un suggestivo panorama. La casa é molto grande e su due tre piani, trasformata in una specie di comune dove non vigevano regole o quasi fino all´arrivo della madre del proprietario, una signora francese molto gentile e allegra. Per fortuna sono venuto qualche giorno dopo l´arrivo della madre e di quello che succedeva prima ne ho menzione dai racconti di Anita, l´amica di |Padova che era arrivata precedentemente, ma qualcosa pur sempre é rimasto nella pratica quotidiana.
Sono il gruppo di giovani inglesi che mettevano a ferro e fuoco lo splendido cottage un pó trascurato dall´incuria del figliol prodigo franco-carioca ma che la madre ha messo in riga nominandolo pulitore, imbianchino e guardiano del faro.
Io sono arrivato quando erano giá comparse le scritte sui vari muri della casa rigorosamente con pennarello indelebile ! A ricordare le avvertenze del caso: rigovernare le proprie stoviglie (chiaramente sopra il lavello della cucina) senza che la montagna di esse superi i limit di guardia, non buttare la carte nel water (scritta scrupolosamente posta in perfetta linea orizzontale con la linea degli occhi mentre uno sta ponzando) perché se non ve ne siete accorti sto cesso si intasa facilmente, non lasciare devastato il salotto dopo una serata tranquilla che si é preferito fare in casa perché stanchi, non elevare la voce oltre i 2000 decibel quando l´orario notturno si avvicina a quello della mattina presto, non eccedere in inviti oltre un numero che comporti il sovraffollamento.
Ma vista la reticenza del gruppo di inglesi, i toni della disputa si sono fatti piú seriosi e i cartelli attaccati alla porta di entrata del corridoio che va alle loro camere, non ha lasciato dubbi su chi fossero i destinatari di quelle esortazioni non piú cosí velate.
Benché certo gli inglesi non fossero cosí innocenti e il loro "life style" non puó essere posto "like example", il gran proprietario e altri componenti della casa non sono certo il fior fiore all´occhiello della convivenza comunitaria.
Al mio arrivo aprendo il cancelletto dopo il saluto a Giovanni (il proprietario) mi sono trovato un cortile piene di merde delle due belle cagne della casa ( madre e figlia ), le stesse che dopo mezz´ora, mentre ero in visita ad un bagno senza luce centrando di centrare il gettito, sono entrate in camera e si sono messe nel mio letto, in una camera con altri tre ospiti e senza un armadio. Che tutto ció non fosse il massimo dell´igiene me ne sono accorto subito ma i segni che hanno lasciato i cani nel lenzuolo, ne é stata una riprova evidente.
Naturalmente cambiato il lenzuolo ho subito incominciato un programma di sensibilizzazione alla chiusura della porta della stanza che purtroppo peró essendo difettosa, rimaneva facilmente apribile. Il lento processo di sensibilizzazione ha cominciato, comunque, a produrre effetti considerevoli solo dopo il settimo giorno di "gestazione".
I primi giorni poi, il proprietario della casa era restio a qualsiasi tipo di conversazione, limitato a poche parole neanche poi cosí chiare. Ho saputo solo dieci giorni dopo e dalla madre, che il Giová ha una ragazza italiana di nome Anna che di lí a poco sarebbe arrivata per stare con lui in codesta sacra dimora per ben un anno.
La casa comunque e´molto bella e anche la posizione, capace di accogliere piú di 15 persone. Dotata di due piani molto grandi una mansarda, un "basement", 4 bagni e un cortile di entrata dove oltre alle merde, di tanto in tanto si fa spazio per fare grigliate e suonare. Una session musicale é stata veramente apprezzabile, samba e bossanova con percussioni anche ricavate da pentole, chitarra e sax.
Il concetto comunitario si estende poi ai viveri ossia al libero arbitrio nell´uso del frigorifero. Ció evidenzia come sia meglio limitare l´approvigionamento a pochi generi che non siano troppo graditi. Beh l´unica volta che ho messo mortadella, prosciutto e formaggio affettato in frigorifero, sono spariti dopo solo due ore e qualche manciatina di minuti. Un tempo da record, e ho anche recepito che é inutile infrattarle nelle retrovie del frigo nascosta da qualche grande ortaggio o da buste di alimenti la cui scadenza ho preferito non controllare. I seguci non hanno bisogno di vedere, ficcano il naso e fiutano dove é la preda, in questo caso la cibaglia che rappresentava una cena e un pranzo. Naturalmente non é rimasto nemmeno un assaggino, le cose daltronde si fanno per bene !
Ahimé codesta vita comunitaria! Parrebbe una sorta di evangelizzazione cristiana, date da mangiare agli affamati, si legge, ma non c´é scritto di comprarglielo !

I tempi cambiano e bisogna aggiornarsi .. comunque in questa casa, a parte queste piccole inezie, me la passo veramente bene, mi sono pure trasferito in un quarto ricavato dal grande stanzone, é come avere una singola e in piú ho a disposizione la bicicletta ma questo é un altro capitolo. Con alcuni ospiti in particolare abbiamo interessi in comune e mi hanno introdotto in situazione veramente favolose! In particolare una coppia del nord-est del Brasile, Alicia e Felipe
un salutone da Zevalerinho

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