domenica 6 febbraio 2011

IL MENDICANTE DI IDEE (INNO ALL´INCOERENZA)

A corto di idee
con le rughe feroci dei tempi
persi nei laboratori mentali
non crede piú in quel che dice
e baratta ogni quattro parole
che formino un senso compiuto
per un piatto di strada
riempito a colate d´oro

Troppo viziato
per sapere che fare
troppe distrazioni
per volere lottare
in questa testa ingrassata di niente
porge la mano ad un popolo intero
e si nausea facilmente
rigettando peró sempre con cura
un sorriso quasi intelligente

Cosí é se si compare
nel palcoscenico ad alta definizione
nella moderna finzione
con il tappeto di contanti sbiaditi
srotolato sotto piedi ben curati
e la miseria dei germogli mentali

Cosí va il mendicante sfiorando le idee
ed il fervore degli antichi ideali
rauco di voce indipendente
astemio marcio dei giorni migliori
era il segno irriverente dei tempi
erano occhi aperti a magnifici scorci
era una splendente corona di perle
lanciata ora nel cortile dei porci

Il mendicante borbotta la notte
scaracchiando nei cartoni del sonno
le vicissitudini della sorte
lasciata nella morsa dell´affanno
senza piú un´intuizione irriverente
che vesti la vista dei suoi miraggi
senza piú una voce indipendente
da anteporre ai suoi vantaggi

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