domenica 6 febbraio 2011

fortuna sine causa

Io non ti rivoglio fortuna
e non mastico un boccone amaro
lasciandomi ferito
nelle vie del cuore
solo la confusione dei sorrisi
che riempono le infanzie del mondo
potranno lenire le memorie
e ricordarmi chi sono

Ero solo il solito ignoto
abile quanto basta per non apparire
avaro d´un tempo
consumato in segreto
incapace di adottare
la gioia del mondo
Ma ora no, non voglio piú
un futuro sperato in un presente sprecato

Fortuna non ho bisogno di bendarmi
con la devozione dei perdenti
in attesa d´ un giorno forse migliore
sapendo che mi potresti trascurare
non sará un ballo promesso
a cambiare quel giorno alla notte
Ma soltanto i pastrocchi dei bambini
che non aspirano a niente

Soltanto il loro crederti un gioco
o una parola rara
o il nome di un compagno
triste
che si é nascosto nel cantuccio della sala
aspettando un sorriso
una mano
per poter di nuovo riderci sopra












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