domenica 22 agosto 2010

musicando

Dopo l´esperienza di Rocinha il destino pazzerello mi ha permesso di vivere qualcosa di tanto importante che, alla vigilia della mia partenza dalla madre patria, non avrei potuto immaginare. Si tratta di qualcosa che mi ha accompagnato tutta la vita, un amore imprescindibile che non tradisce mai, la musica.
Sto facendo attivitá in un "Ponto de Cultura" di un quartiere nella zona nord di Rio, abbastanza vicino al Sambodromo, e gran parte di questa attivitá mi coinvolge come musicista. Ma che é un "Ponto de Cultura" ?
É un progetto che nasce dal programma "Cultura Viva" ( si puó navigare in questi due siti per saperne di piú www.cultura.gov.br/culturaviva/ e ( www.pontodecultura.rj.gov.br/ ) implementato da un grande cantautore e musicista come Gilberto Gil e che ha come obbiettivo principale dare linfa vitale alla cultura popolare coinvolgendo le comunitá ( nelle maggior parte dei casi le "favelas" ), salvaguardando la memoria storica di esse e conseguentemente della loro identitá specifica e offrendo agli abitanti, e in particolare ai giovani, oppurtunitá di inserirsi in progetti di varia natura, musicali, teatrali, artistici, ecc. ( scarico nel blog una traduzione in italiano che ho fatto per loro sul progetto e che porteranno in italia a ottobre in un intercambio culturale, é veramente interessante leggere e sapere di questo progetto ).
Prima di tutto devo ringraziare due persone in particolare che si sono mostrate veramente amiche nei miei confronti, il Prof. Luis e la sua fidanzata Nyeta che lavorano nel "Ponto de Cultura" che vi dicevo.
Luis svolge attivitá di musica-terapia oltre al lavoro nel "Ponto de Cultura", sia in un suo studio privato che in una clinica di persone con disagi mentali. Non solo ho potuto conoscere le sue attivitá ma anche parteciparvi. Nel "Ponto de Cultura" mi sto facendo un notevole bagaglio di esperienza musicale brasiliana, nel centro ci sono tutti i tipi di strumento e i responsabili mi hanno lasciato anche le chiavi quindi posso andare quando mi pare. Tre volte a settimana suoniamo con i vari gruppi dei differenti progetti, un progetto di bossanova, uno di forró, un altro di samba. Suono nelle varie ricorrenze e feste che capitano. Oltre a ció aiuto il professore a dare lezioni ai bambini e suoniamo anche con loro, scaricheró nel blog un video di una festa "Junina", molto tipica in Brasile, nella quale alcuni bambini dei corsi di musica si esibiscono. Il "Ponto de Cultura" peró non é solo musica ma progetti sociali e uno spazio aperto a tutte le realtá. Sto frequentando icontri con un gruppo di sociologia dell´universitá UERJ ( universitá statale di Rio de Janeiro ) che stanno facendo da diversi anni un lavoro di investigazione del "Complexo de Turano" nel quale sono situate sei "Favelas". (anche di questo scarico un allegato nel blog). Ho potuto far visita ad una comunitá solo nei giorni scorsi perché le settimane passate la comunitá é stata conivolta prima dall´avvertimento ´pubblico del governatore di Rio dell´imminente entrate nelle comunitá del complesso da parte della polizia e poi dalle successive operazioni miranti a disarmare i narcotrafficanti ( UPP sono "Unidades de Policía Pacificadora" , le unitá di polizia pacificatrici preparate in queste specifiche operazioni). Nei giorni delle operazioni un blindato stava esattamente parcheggiato davanti al centro dove vado a fare attivitá, dato che il "Ponto de Cultura" si trova esattamente all´inizio di una salita verso una delle comunitá e la strada era piantonata dai differenti nuclei di polizia. Ora la presenza della polizia si é ridotta molto, ma la situazione non é ancora stabilizzata. A Rio spesso si sentono colpi di arma da fuoco che, per chi non ci é abituato, nei primi giorni di permanenza nella cittá possono sembrare innocui petardi. In realtá la struttura morfologica di Rio, costituita da montagne e montagnette ( "morros" ), amplifica gli effetti delle sparatorie ( "tiroteos") udibili anche da molto lontano. Le sparatorie sono tra bande rivale ma anche tra polizia e bande, in alcune comunitá la polizia non riesce ad entrare per la particolare struttura delle "favelas", che permette di nascondersi e proteggersi molto efficacemente.
Ritornando alla mia attivitá ho potuto fare visita allo studio dell´amico Luis e anche alla clinica per disagi mentali, nella quale ho potuto suonare con alcune persone afflitte da questi disagi, come sindrome di down, schizzofrenia, miastenia e altro ancora. La musica puó compiere grande cose anche rispetto a questi disagi e il lavoro di musico-terapeuta é veramente favoloso ( metteró un video della "session" musicale con alcuni ragazzi del centro in cui anch´io partecipo con il mio strumento ormai divenuto "oficial" ossia la clavietta. E con essa, udite udite gente, sono andato a suonare negli autobus con un amico di Porto Alegre, guadagnando anche dei soldi con il quale mi sono ripagato la clavietta e alcune cene !
Insomma tante cose e tanta attivitá e non solo, ci sarebbero molte cose da raccontare ma perora mi limito qui. zevalerinho

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